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Home » Politica » Nuova giunta a Civita. L’incognita vicesindaco

Nuova giunta a Civita. L’incognita vicesindaco

24 Maggio 2020

A Civita Castellana lunedì 25 il varo ufficiale della nuova giunta, dove entrano il capogruppo della Lega Andrea Sebastiani (ambiente e lavori pubblici) e la giovane Giulia Pieri (politiche giovanili e sport). Il sindaco, Franco Caprioli, che non si fida di nessuno, dopo essere stato costretto a estromettere il fidatissimo Marco Gemma, giubilato per esaudire gli appetiti del Carroccio locale, si tiene il bilancio. Il che vuol dire che nessuno potrà fare di testa sua. Neanche il riconfermato vicesindaco Alberto Cataldi, che, pur appartenendo alla “parrocchia” dei Fratelli d’Italia, autonoma rispetto alla Lega, prima di mettere mano al portafogli dovrà chiedere l’autorizzazione. Ma d’altra parte non potrebbe essere diversamente visto il casino combinato solo pochi mesi con la decisione di affidare la gestione della biblioteca ad una società della sua “parrocchia”.

Il clima è tesissimo, difficile dire quanto durerà. Caprioli da quanto si sa ha le scatole piuttosto piene di molti “compagni” di viaggio. Gli unici amici glieli hanno fatti fuori. Allo stesso tempo sono in molti all’interno del Carroccio a lamentarsi di lui. Lo accusano di essere troppo ragionieristico, per nulla incline a mischiare l’attività amministrativa con la politica. Insomma, un freno a mano secondo i suoi detrattori, che forse pensavano di andare in Comune con un margine di manovra un po’ più ampio. Avevano fatto i conti senza l’oste.

Dicevamo prima di Cataldi, il vicesindaco. Per il momento resta, poi non si sa. In pochi mesi è stato capace di farsi tanti “amici” sia dentro che fuori il partito. Dentro in particolare più di qualcuno lo avrebbe voluto far fuori subito. Non si poteva. Rotelli stesso ha detto no. Non stava bene.

I problemi sono tanti e di natura diversa. Ci sono i progetti per le cave e gli impianti di smaltimento rifiuti. Roba come al solito che scotta. C’è qualche centro commerciale che vorrebbe aprire. Altra roba bollente. Nessuno si fida di nessuno. Si sorvegliano a vicenda. Si guardano in cagnesco. Con il senatore Fusco terrorizzato per la figuraccia che farebbe con Salvini.

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