Ha creato il panico la vicenda dell’ottantenne di Corchiano trovato positivo al Covid non appena è stato ricoverato al Policlinico Gemelli in seguito a un incidente stradale. L’uomo, investito in pieno centro martedì mattina, è in coma, ma come si può immaginare non per il virus, del quale, essendo asintomatico, non si era mai accorto. Allo stesso tempo, mai avrebbero sospettato di nulla i familiari, gli amici e i conoscenti che avevano avuto con lui rapporti negli ultimi giorni. In paese, tuttavia, la paura è comprensibilmente tanta, anche se, va detto, non c’è al momento alcun riscontro di altri possibili contagi. La Asl ha già eseguito alcuni tamponi, mentre per precauzione sono stati messi in quarantena tutti coloro che sono risultati più a contatto con l’anziano. Il punto è di capire da chi abbia contratto la malattia ed è questa la ragione per cui molti temono la presenza di altri asintomatici.
Fatto sta che probabilmente proprio sulla base della paura una fabbrica di ceramica del territorio, dopo questo fatto, ha deciso di non far tornare al lavoro i propri operai residenti in paese. Ne dà notizia l’ex sindaco Bengasi Battisti: “Alcuni operai corchianesi – dice – hanno ricevuto dalla loro azienda ceramica la comunicazione che non potranno riprendere il lavoro quale misura per arginare Covid-19. Probabilmente la scelta è legata all’eccessiva esposizione mediatica di un positivo asintomatico isolato a Corchiano . Capisco che la decisione può essere conseguenza di una comprensibile paura, ma non ha nessuna ragione scientifica e epidemiologica . Consiglierei di chiedere eventualmente alle autorità sanitarie competenti quali comportamenti assumere per tutelare salute e lavoro. Ragionevolezza, pacatezza e rigore scientifico sono elementi indispensabili per affrontare ogni difficoltà”.