Preoccupa la presenza degli asintomatici. Persone contagiate, senza sapere di esserlo, potenzialmente in grado di trasmettere il virus a tanti altri. Nel Lazio ne sono stati scoperti 9 grazie ai 19.414 test sierologici sin qui eseguiti dalla Regione.
A Viterbo preoccupa il caso di un ottantenne di Corchiano investito martedì mattina da un’auto. Portato al Gemelli, dove è tutt’ora in coma, i medici hanno scoperto che è positivo al coronavirus. Immediata in paese la ricerca di tutti coloro che hanno avuto negli ultimi giorni contatti più o meno costanti con l’uomo, il cui nome è Ademo Rosati, per sottoporli a isolamento. La Asl non nasconde una certa dose di preoccupazione. L’accaduto rivela infatti la possibile esistenza di una realtà sommersa molto pericolosa.
“Al dolore della famiglia per il tragico incidente – commenta il vicesindaco Piergentili – si aggiunge lo sconcerto e l’angoscia per questa terribile notizia, che genera paura e ansia nei suoi cari ed in tutta la comunità di Corchiano. Non sappiamo ancora come Ademo sia venuto in contatto con il virus in quanto completamente asintomatico e comunque, in collaborazione con le forze dell’ordine e le autorità sanitarie competenti, abbiamo attivato tutte le misure di prevenzione e protezione per cercare di ricostruire insieme alla famiglia, la catena dei contatti avuti durante i soccorsi e anche nei giorni precedenti”.
Dal canto suo la Regione, consapevole del rischio rappresentato dagli asintomatici, ritiene che “i test sierologici consentiranno di scovarli tutti in breve tempo. Andremo avanti velocemente nei prossimi giorni con tutti gli altri test – parole dell’assessore D’Amato – che riguardano 300 mila soggetti: personale sanitario, medici di medicina generale, farmacisti pediatri e personale delle forze dell’ordine”.
In questa fase dell’epidemia emerge inoltre che i nuovi cluster, quelli più pericolosi, sono gli ambiti di relazione dentro gli appartamenti e nei rapporti con gli amici: “Avendo regolato le relazioni sociali – ha spiegato Zingaretti – se incontro amico mi illudo che non sia un pericolo e abbasso le difese comportamentali, ma non è così, oppure in casa mi sento più rilassato ed è un errore drammatico perché una persona dentro l’appartamento può portare il Covid. E’ giusto – ha proseguito – essere preoccupati per i sovraffollamenti sull’autobus ma attenzione agli ambiti fino ad ora poco discussi, come appunto quelli familiari. E’ quindi necessario non abbassare la guardia in ambito più privato perché la bestia del virus entra anche nelle nostre relazioni amicali. E’ necessario avere comportamenti responsabili dentro casa e fuori”.