In una settimana quasi sessanta scosse. Tutte di magnitudo bassa, ma la preoccupazione attorno al lago di Bolsena cresce. Si tratta, d’altra parte, di una zona sismica dove storicamente non sono mancati eventi preoccupanti. Da qui la preoccupazione dei sindaci, sebbene va anche detto che sciami di questo tipo si verificano con una certa frequenza.
In questo contesto all’ansia per il tremolio della terra si aggiunge la preoccupazione per i progetti di sfruttamento dell’energia geotermica, a detta di molti potenziali detonatori di eventi più marcati.
Dopo il sindaco di Bolsena, interviene sull’argomento anche quello di Acquapendente, Angelo Ghinassi: “Lo sciame sismico che sta incidendo sul nostro territorio in queste ultime settimane va tenuto sotto stretta osservazione. I nostri cittadini sono preoccupati per via dei numerosi progetti di geotermia che stanno nascendo nella nostra area geografica e soprattutto per la centrale geotermica che il Governo ha autorizzato lo scorso luglio sul Comune di Castel Giorgio. Abbiamo la necessità che le istituzioni rivedano i percorsi autorizzativi, tornino a valutare l’incidenza sismica di questa nostra terra, ascoltino le istanze che questo territorio ha da dire. Ricordo che la Regione Lazio ha espresso parere contrario al progetto di Castel Giorgio, con motivazioni serie e dettagliate senza essere presa in considerazione. Il rischio è che l’eventuale inizio delle perforazioni possa aggravare la situazione sismica che sta diventando, purtroppo, un punto fermo. Anche sul nostro Comune incide un progetto che sta all’interno un iter autorizzativo molto avanzato. Abbiamo paura, siamo preoccupati. La nostra città ha bisogno di ben altro rispetto ad una ipotetica trivellazione quotidiana”.