Nel Lazio da lunedì ripartono tutte le attività. Compresi i bar e i ristoranti. Lo ha detto Zingaretti in Consiglio regionale: “Nel Lazio, rispetto alla nostra curva epidemica, riteniamo possibile riavviare con prudenza il consumo sul posto nei ristoranti e nei bar, far ripartire i negozi al dettaglio, riaprire i servizi alla persona e i banchi non alimentari nei mercati, e anche nei centri sportivi far ripartire le attività all’aperto, anche se senza spogliatoi”.
“Vedremo – ha aggiunto il presidente – con la curva del contagio cosa faremo per la stagione balneare. E’ importante permettere alle attività produttive di rimettersi a lavorare ma è anche importante capire come garantire la sicurezza della balneazione sulle spiagge libere, che libere devono rimanere. Pensiamo a un intervento a favore dei Comuni che permetta nei tre mesi estivi un controllo di questo comparto”.
Il governatore ha poi specificato che la Regione seguirà le indicazioni del Governo, esclusa quindi la possibilità di deroghe su determinate misure di distanziamento, come invece sembrano intenzionate a fare altre Regioni: “Non dobbiamo rilassarci – ha spiegato – di fronte al calo dei contagi perché dalla nostra attenzione dipende la possibilità di ripresa. La curva epidemica è probabile che torni a crescere con il superamento del lockdown ma va tenuta sotto controllo per permettere alla vita di andare avanti, anche diversamente rispetto al passato. Presenza attiva e monitoraggio saranno i fattori chiave per intercettare i casi di coronavirus. E’ importante farci trovare preparati dimostrando che si può andare avanti fino a che non ci sarà il vaccino – ha aggiunto -. Avere successo in questa fase ci consentirà di riaprire progressivamente il Lazio”.
E ancora: “Ora è molto importante non commettere errori e fare tesoro degli errori commessi: ad esempio dobbiamo sbrigarci nella semplificazioni. Il Paese, nel rispetto dei ruoli di maggioranza e opposizione e di rappresentanza sociale, deve sentirsi unito nell’attuazione e implementazione di provvedimenti che possono ridare fiducia e create speranza. Ci sono aiuti a chi non ce la fa, c’è green economy, tanta università, alleggerimento fisco e sostegni per le imprese. E’ giusto che sia così per combattere la sensazione di solitudine che potrebbe far precipitare nello sconforto: la rinascita parte invece dal ricostruire la fiducia. Le imprese, le famiglie le persone sono pronte a combattere e costruire il futuro. Possono incontrare il caos di chi cavalca la protesta o possono incontrare la speranza e la fiducia di un progetto per la rinascita. Il Pd vuole costruire questo progetto per un Italia più giusta, semplice, verde e competitiva. Non vogliamo farlo e non lo faremo da soli, ma insieme a chi in Italia e in Europa con coraggio e passione non rinuncia a costruire il futuro”.