In seconda commissione, al Comune di Viterbo, è stato fatto il punto sui buoni spesa pagati dal Governo e dalla Regione per le famiglie in difficoltà. Nelle case di Palazzo dei Priori sono entrati circa 700 mila euro, tutti impegnati, ha reso noto l’assessore Antonella Sberna, a fronte di 3 mila domande accettate, di cui 2 mila già evase. Tante, oltre ogni previsione. Cinquecento quelle che non sono state accolte.
All’ordine del giorno della riunione la possibilità di estendere la rete di distribuzione anche ai piccoli negozi. Se ne parla da settimane, ma, come vedete, ancora nulla. Ci si trova ancora nella fase preliminare della discussione, anche se, va detto, all’inizio alcuni negozi non hanno aderito alla convenzione con il Comune a causa delle provvigioni troppo basse. Per quanto riguarda la decisione di optare per la grande distribuzione, ha spiegato l’assessore Sberna che “quando è scoppiata l’emergenza non c’era altro modo per garantire una risposta immediata all’esigenza di aiutare il maggior numero di persone. Adesso, superata quella fase, l’impegno di estendere la rete commerciale per poter usufruire dei buoni sarà mantenuto”. Allo studio la possibilità di un rapporto diretto tra Comune e negozianti, senza società esterne, per rendere tutto più facile e conveniente per i commercianti. Ma come detto, da quando si è posto il problema sono passati quasi due mesi e ancora siamo al “carissimo amico”.