Nicola Zingaretti prende tempo e rassicura. Pressato in conferenza stampa sulla possibilità di anticipare le riaperture e consentire così la ripresa della “dolce vita” almeno nella capitale e sul litorale, il presidente della Regione Lazio ha replicato con un salomonico “non escludo nulla, ma prima la sicurezza per non dover richiudere poi”.
A differenza di alcuni colleghi alla guida di altre Regioni, come Liguria e Calabria, nessuna fuga in avanti per quanto lo riguarda. Anzi, Zingaretti mette le mani avanti e annuncia che la riapertura ci sarà quando il Governo lo riterrà opportuno in base ai dati incrociati della curva epidemiologica. Le valutazioni saranno fatte “di settimana in settimana”. Insomma, stabilimenti balneari, caffè, ristoranti per ora devono aspettare. Anche se il segretario del Pd si lascia sfuggire un plauso al ministro dei beni culturali Dario Franceschini per la decisione di non far pagare la tassa sull’occupazione di suolo pubblico e consentire così a bar e ristoranti di aprire prima e in sicurezza.
“Per me bisogna aumentare la collaborazione con i sindaci e semplificare le procedure. Garantire forme di ristorazione all’aperto sarebbe un bel segnale”, ha precisato. A parte questo, non ci sono grosse novità all’orizzonte: “Le date delle aperture delle attività nel Lazio saranno in linea con gli esiti del monitoraggio della curva epidemiologica con il Governo – è il ragionamento del governatore racchiuso in un tweet -. Valuteremo ogni settimana. Bar, esercizi commerciali, stabilimenti balneari apriranno solo in totale sicurezza per evitare di richiudere”.
Zingaretti ha assicurato poi che gli incontri con i balneari sono andati bene, così come quelli con i rappresentanti dei commercianti: “C’è grande senso di responsabilità”, riconosce. E annuncia che è allo studio una modifica della stagione balneare per consentire il ritorno in spiaggia in totale sicurezza. Non solo, è confermato che a giugno partirà la sperimentazione sull’uomo del vaccino in esame allo Spallanzani.
Di tutto ciò si è parlato in occasione della presentazione delle nuove misure di “Regione Vicina”, il pacchetto di azioni pensate per cultura, sport, turismo, donne, bambini, lavoratori fragili e lotta all’usura. Finanziamenti destinati a sanare i pesanti strascichi in termini economici e sociali provocati dall’emergenza Coronavirus. Quaranta milioni di euro sono stanziati contro le disuguaglianze nel mondo del lavoro. Ci sono i fondi per colf e badanti (300-600 euro) per un totale di 4,2 milioni di euro. A questi vanno aggiunti 600 euro per tirocinanti che hanno dovuto interrompere o sospendere il tirocinio (in tutto 5,4 milioni). Ai ‘rider’ vanno 200 euro per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (1,6 milioni di euro). Altri 24 milioni sono riservati al bonus da 600 euro per le persone in stato di disoccupazione o sospensione dal lavoro. Contro l’usura e l’estorsione, la Regione Lazio rafforza con 400 mila euro di contributi a fondo perduto le misure già esistenti, rafforzando le misure già esistenti e stanzia fino a 3 mila euro per le famiglie e le piccole e medie imprese, vittime di usura o di estorsione a causa dell’emergenza Covid-19. Ci sono poi i buoni sport per le famiglie, destinati a ragazzi e over 65 con un reddito familiare Isee fino a 20mila euro (per i minori tra i 6 e i 17 anni 400 euro, per gli over 65 previsto un contributo di 300 euro) e 8000 voucher da 100 euro per garantire la pratica sportiva under 26 di famiglie in difficoltà economica; 1,2 milioni di euro per le associazioni sportive dilettantistiche e 2 milioni per il sostegno agli affitti sempre per le Asd. Ancora: 1,6 milioni per le librerie indipendenti; 8 mln a cultura e 5,6 cinema e spettacolo dal vivo; 20 milioni a fondo perduto per il turismo; un fondo di 750mila euro per aiutare le donne vittime di abusi; 14 milioni destinati ad asili pubblici e privati.