E’ possibile che gli operatori sanitari viterbesi risultati positivi al Covid si trovino senza copertura Inail?
Lo ha chiesto tramite in un’interrogazione urgente al sindaco di Viterbo la capogruppo del Pd Luisa Ciambella. L’obiettivo è di far attivare Arena, in qualità di massima autorità sanitaria sul territorio, affinché si faccia rendere edotto dalla Asl sulla situazione dei tanti contagiati dal virus mentre prestavano il loro servizio. Facendosi dire, appunto, se è stata sporta “regolare denuncia presso l’Inail come previsto per legge”.
La Ciambella richiama il Dpr 1124/65, che all’articolo 53 prevede che il datore di lavoro denunci “all’istituto assicuratore gli infortuni da cui siano colpiti i dipendenti prestatori d’opera, e che siano prognosticati non guaribili entro tre giorni, indipendentemente da ogni valutazione circa la ricorrenza degli estremi di legge per l’indennizzabilità”. “Prima di pensare a qualsiasi riconoscimento ulteriore anche morale – commenta – è prioritario invece garantire ciò che prevede la legge”.
Le prestazioni Inail nei casi accertati di Covid da contagio sul posto di lavoro sono erogate anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell’infortunato. Queste prestazioni specifiche non scattano invece con i normali certificati di malattia comune compilati e spediti all’Inps dai medici di medicina generale.