Chiarito dal Governo chi sono le persone “legate da un solido legame affettivo” che si potrà incontrare da lunedì 4 maggio: i familiari, consanguinei e acquisiti, fidanzati, compagni, conviventi. Ovvero, i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).
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Tuttavia, debbono essere visite limitate al massimo, quindi non un andirivieni, dettate da necessità e sempre protette. Dunque, per fare un esempio la mamma che non vedete da due mesi o anche la fidanzata rimasta lontana per un breve periodo di conforto. Non gli amici che, secondo il Governo, “non rientrano tra gli stabili legami affettivi”. In altri termini, laddove si parla di “stabili legami affettivi” non si intenderebbero gli amici.
“Sono consentiti gli spostamenti – dice testualmente Palazzo Chigi – per incontrare esclusivamente i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità. E’ comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine”.
Confermata la possibilità per chi è rimasto bloccato in un’altra città di rientrare a casa anche se questa si trova in un’altra regione.
Attività motorie
Cade la distanza limitata per fare attività o sporto, che dovrà essere sempre individuale, ma si potrà fare insieme ai familiari conviventi. Resta la distanza di due metri se si fa sport e di un metro se si passeggia. sarà possibile anche spostarsi con un mezzo per raggiungere l’area in cui si vuole fare sport.
Seconde case
Niente più divieto esplicito a spostarsi nelle case di vacanza e decaduta l’ordinanza che il 20 marzo aveva esplicitamente vietato il trasferimento nei giorni festivi e prefestivi, in quelli immediatamente precedenti e successivi. “Sparito il divieto esplicito – chiarisce il governo – deve intendersi consentito lo spostamento purché non si esca dal territorio regionale”.
L’autocertificazione
Altro dubbio che rimane riguarda il modulo di autocertificazione che avrà ancora breve vita se è vero che tra due settimane non dovrebbe essere più necessario giustificare gli spostamenti. Ma intanto l’idea di apportare semplici correzioni a penna all’ultima versione del modulo scaricabile sul sito del ministero dell’interno presenta non poche complicazioni. A detta di molti sarebbe più semplice realizzare una nuova versione del modulo di autocertificazione. Sarà chiarito nelle prossime ore.