Pronto il protocollo di intesa per la riapertura delle spiagge, molto atteso a Tarquinia e Montalto di Castro. E’ stato predisposto da Federbalneari Lazio.
Prevista la presentazione di un piano d’azione con apposito documento di valutazione dei rischi (Dvr) biologici, distanziamento sociale di un metro, prenotazione obbligatoria tramite app e nessun obbligo di guanti e mascherine. Il protocollo, inviato a tutti i comuni del litorale laziale in vista delle riunioni con la Regione Lazio, è stato elaborato dal Centro studi Federbalneari Italia, in vista della riapertura delle spiagge attualmente ipotizzata per il 18 maggio.
Nel documento, che ha come obiettivo quello di condividere il percorso di riapertura delle spiagge italiane con lo Stato e gli enti concedenti, sono indicate le linee guida necessarie per una attenta riorganizzazione dei servizi erogati all’utenza sia per gli stabilimenti balneari e sia per le spiagge libere con servizi (Sls) e spiagge libere (Sl) adiacenti agli stabilimenti. Per quanto riguarda gli stabilimenti, nel documento si sottolinea che le misure di distanziamento tra ombrelloni non si possono applicare agli stabilimenti balneari poiché sarà definita una regolamentazione dell’afflusso dell’utenza mediante prenotazioni a mezzo tecnologia informatica (app mobile) che determinerà un afflusso regolato e controllato sotto il profilo numerico.
La stessa misura dovrà essere applicata anche alle spiagge libere ma il concessionario e\o gestore di un pubblico esercizio confinante, in virtù della complessità delle misure da attuare, della straordinarietà del momento storico – economico, «potrà richiedere una concessione stagionale straordinaria della porzione di spiaggia libera per garantire al meglio il rispetto delle normative», afferma l’associazione. Il protocollo elaborato da Federbalneari prevede anche «la temporanea sospensione il transito sulla battigia da parte dell’utenza, in assenza di preventive verifiche per evitare il verificarsi di assembramenti incontrollati e il divieto di accesso ai venditori ambulanti».