Lo sguardo dell’industria dei rifiuti si è posato sull’Agro falisco. Negli ultimi otto mesi sono state infatti presentate alla Regione ben 7 richieste per avviare nell’area attività connesse ad ampliamento e ripristino di cave, aperture di stabilimenti di riciclaggio, discariche e impianti per la lavorazione di scarti di inerti. Sette progetti in 8 mesi danno da pensare, sostiene l’opposizione, che – firmata da Simone Brunelli, Vanessa Losurdo, Yuri Cavalieri e Claudio Parroccini – ha spedito una lettera al sindaco per chiedere di monitorare il fenomeno.
“Non si intende con ciò – dicono – stigmatizzare in assoluto questo settore, ma si chiede che vengano valutati seriamente e attentamente la qualità e l’impatto ambientale di ciascuna proposta, in quanto alcune presentano lacune e criticità preoccupanti. Crediamo che sia necessario un suo intervento chiarificatore per spiegare alla città la sua posizione e come intende muoversi”.
Eh già, qual è la posizione dell’amministrazione al riguardo? “Ricordiamo – incalza l’opposizione – che il Comune di Civita Castellana è proprietario del 51% della Sate e che fino ad oggi non ci è stato permesso di avere un incontro con il suo nuovo presidente per essere messi a conoscenza del piano di sviluppo e degli investimenti. Tutto ciò, unito alle esternazioni dell’assessore all’ambiente ed alle svariate voci che arrivano dagli uffici comunali circa posizioni divergenti all’interno della stessa maggioranza, ci allarma seriamente. La sensazione è che si stia navigando a vista senza un reale controllo da parte di chi, invece, è tenuto a farlo”.
E ancora: “Negli ultimi vent’anni le amministrazioni che si sono succedute hanno cercato di portare avanti una politica di tutela dell’ambiente, che secondo noi può proseguire con una attività lungimirante che punti alla valorizzazione del territorio attraverso progetti già in essere quali Biodistretto, Contratto di fiume Media Valle del Tevere, Gal della Via Amerina e delle Forre e Monumento naturale dell’Agro Falisco. Tutte iniziative che sono in aperto contrasto con le proposte presentate e di cui ancora lei (il sindaco, ndr) non ha dato notizia alcuna ai cittadini, né ai consiglieri di minoranza”.
Pd, Forza Italia e Rifondazione comunista vogliono insomma puntare sul turismo green: “L’Agro falisco è per sua vocazione, culturale e geomorfologica, portato a un turismo che apprezzi le biodiversità e che si basi sul principio del paesaggio come bene-culturale. Abbiamo in passato gettato le basi per percorrere questa strada, sarebbe un peccato non continuare. Civita Castellana è rinomata per le sue ceramiche, artistiche e sanitarie, per i suoi monumento storici e per le sue forre. Non vorremmo farla diventare anche la capitale dei rifiuti”.