Un programma di sorveglianza con i test sierologici che coinvolgerà circa 60 mila gli operatori della sicurezza e del soccorso che operano nel Lazio. E’ l’iniziativa lanciata dalla Regione Lazio dopo una riunione operativa convocata dal prefetto di Roma, Gerarda Pantalone, a cui hanno preso parte il presidente Nicola Zingaretti e l’assessore alla sanità D’Amato e i rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di finanza, dei Vigili del Fuoco e per l’Esercito gli uomini impegnati in “Strade sicure”.
“Nella riunione è stato illustrato il programma di sorveglianza epidemiologico basato sui test sierologici la cui sperimentazione è stata svolta dall’Inmi Spallanzani e dal Policlinico di Tor Vergata. Operativamente il personale delle Forze dell’ordine verrà sottoposto ai test secondo modalità decise da ogni corpo di appartenenza per definire con maggior precisione la situazione epidemiologica e guidare interventi di controllo mirato, basati sulla ricerca di anticorpi su aree a rischio più elevato – ha evidenziato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato -. Questa strategia è stata decisa dal servizio sanitario regionale del Lazio per capire la circolazione virale e la necessità di assicurare interventi di sorveglianza sanitaria. È un impegno rilevante ma che consideriamo strategico”.