Nel Lazio si è registrato nelle ultime 24 ore un incremento di 143 casi positivi, di cui 95 legati a tre cluster: una Rsa a Rocca di Papa e due case di riposo, una a Fiano Romano e l’altra a Campagnano. Si parla dunque di 95 casi che rappresentano i due terzi dei casi totali giornalieri.
Inoltre, sempre nelle ultime 24 ore, risultano decedute 16 persone, tutte in età avanzata o affette da patologie pregresse gravi. Intanto, aumenta il numero dei guariti che sale di 25 unità per un totale di 789. Mentre escono dalla sorveglianza domiciliare 17.117 persone. In proposito si amplia anche la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (17.117) e coloro che ci entrano (11.771).
Altro dato confortante arriva dalle terapie intensive, che calano anche nel Lazio. Per Massimo Antonelli, direttore del dipartimento emergenza e rianimazione del Policlinico Gemelli, “i numeri delle terapie intensive sono andati in miglioramento, abbiamo potuto effettuare un paragone: i ricoverati in terapia intensiva nell’arco delle ultime 4 settimane in Lombardia sono stati 3.862, i dimessi 1.296 e i degenti attuali 1.240, con un 65% di sopravvivenza. Per il Lazio dove l’impatto è stato più contenuto i numeri sono più bassi, abbiamo circa 500 pazienti in un lasso di tempo simile e il tasso di sopravvivenza è simile. La severità delle condizioni dei pazienti che arrivano è la stessa, difficile dire se si tratta di una riduzione della virulenza del virus, cosa che non credo. Ritengo che le misure di contenimento abbiano giocato un ruolo maggiore”.