Bocciato dal Tar il commissariamento di Bagnoregio, Farnese, Grotte di Castro, Proceno, Ronciglione, Monte Romano, Fabrica di Roma e Villa San Giovanni in Tuscia deciso dalla Regione per la mancata adesione di tutti questi Comuni a Talete. Il provvedimento, adottato 10 mesi fa, è stato annullato con una sentenza arrivata ieri.
Partendo dal presupposto che il commissariamento era avvenuto sulla base della legge Galli, che dispone l’ingresso di tutti i Comuni di un Ato (in questo caso il Vt1) all’interno della stessa società idrica con l’obiettivo di realizzare economie di scala e risparmi, il Tar ha riconosciuto che tutto ciò non è avvenuto nella Tuscia, dove Talete ha fallito gli obiettivi dell’economicità del servizio come dimostra il continuo aumento delle bollette.
Di fatto, si tratta di una importante vittoria legale giacché il giudice, grazie all’impostazione del ricorso, ha stabilito che Talete avrebbe disatteso i dettami della legge Galli. Da qui la legittimità del comportamento dei Comuni che non vogliono aderirvi.