La Asl ha comunicato all’amministrazione comunale di Acquapendente una ulteriore riduzione dell’attività anestesiologica presso l’ospedale, che sarà garantita solo per 5 giorni a settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20.
“Perciò – commenta il sindaco Angelo Ghinassi – oltre che nelle ore notturne, il nostro pronto soccorso rimane sfornito di questo servizio anche nel fine settimana. In assenza del medico anestesista sarà l’Ares 118 a gestire le situazioni più critiche. Un’ulteriore riduzione che si aggiunge alle già rilevanti carenze della nostra struttura ospedaliera”.
La decisione, osserva il sindaco, è stata presa per l’emergenza Covid-19, vista la necessità di potenziare l’ospedale di Belcolle. Dunque, “in un momento come questo sarebbe da irresponsabili contrastare tale scelta, che però è accettabile solo se temporanea e collegata a questa fase emergenziale”.
Ghinassi si è infatti allarmato, anche se tende a non alzare i toni: “Nelle ultime ore ho chiesto precise garanzie circa il ripristino, una volta passata l’emergenza, non solo del servizio anestesiologico ma della piena operatività dell’ospedale di Acquapendente. Perciò, se accettiamo una riduzione temporanea dei servizi oggi, con spirito di solidarietà e sacrificio, è per ottenere qualcosa in più domani. Devono essere definiti con chiarezza il ruolo e le funzioni, in termini concreti e non ambigui, dell’ospedale di Acquapendente rispetto al sistema sanitario provinciale e regionale, adottando le conseguenti azioni. L’incertezza non è compatibile con l’efficienza. Il Comune di Acquapendente, come ha sempre fatto, continuerà a vigilare e stimolare in questa direzione, chiedendo anche il sostegno delle istituzioni e delle organizzazioni politiche e sociali presenti sul territorio”.