Nella prossima conferenza dei capigruppo, la lista “Per i beni comuni” ribadirà la necessità che la Provincia destini risorse finanziarie ad interventi volti “a contenere la propagazione del coronavirus e le disuguaglianze sociali che la pandemia accentua. I settori interessati sono essenzialmente quattro: scuola, salute, ambiente acqua pubblica”.
Per quanto riguarda la scuola, sottolineano Bengasi Battisti e Fabio Valentini, “essa con la sua necessaria e prolungata chiusura ha reso e rende necessario l’uso prolungato della didattica a distanza. Questa condizione potrebbe amplificare fenomeni di disuguaglianza perché non tutti gli studenti si trovano nelle condizioni di avere adeguati strumenti tecnologici, così come non tutte le famiglie sono in grado di seguire i figli in questa nuova esperienza didattica per indisponibilità di tempo o perché non posseggono opportune conoscenze. La nuova scuola ha dunque necessità di supporti e di risorse affinché possa garantire la sua vocazione costituzionale di universalità. La Provincia dei diritti che vogliamo è pertanto chiamata a finanziare un piano per l’acquisto di tecnologie da destinare, attraverso i dirigenti scolastici, a tutti gli studenti privi di mezzi”.
Diritto alla salute: “Rinnoviamo la proposta – dicono – affinché venga sostenuto l’acquisto di kit tamponi diagnostici, kit sierologici e adeguati dispositivi di protezione individuali da destinare a tutti gli anziani e al personale delle case di riposo e delle residenze sanitarie. Pensiamo inoltre che nelle prossime fasi per prevenire le infezioni del temibile e invisibile virus saranno necessarie mascherine e guanti per tutti i cittadini e in particolare per i lavoratori. La Provincia dei diritti che vogliamo deve sostenere e finanziare con risorse proprie un’efficace azione di contrasto della pandemia, anche con una forte pressione per utilizzare ospedali efficienti e a norma come quello di Ronciglione”.
Capitolo ambiente: “In questa condizione terribile, dove il mondo si interroga sulle implicazioni ambientali ed etiche, abbiamo continue segnalazioni di un utilizzo sconsiderato di erbicidi che compromettono luoghi, salute e futuro. La Provincia dei diritti che vogliamo dovrebbe, anche sulla scorta di quanto fatto da tanti Comuni, vietarne l’uso per tutte le coltivazioni di frutta e ortaggi presenti nel territorio provinciale”.
Infine, l’acqua pubblica: “In questa emergenza sanitaria l’acqua diventa elemento concretamente e visibilmente necessario per arginare il contagio e garantire la salute . Chiediamo al presidente Nocchi quale presidente del governo delle acque del Viterbese di dimezzare le bollette per tutto il periodo emergenziale e interrompere tutte le procedure di messa in mora e distacchi. La nostra solidarietà – concludono – si guadagna sui temi e sulle questioni non sulle poltrone seppure gratuite così come le norme da tempo prevedono”.