Villa Immacolata rimane presidiata dalle forze dell’ordine. Tredici casi accertati finora, ma potrebbero essere solo la punta dell’iceberg. Tra giovedì e ieri sono stati infatti eseguiti oltre 350 tamponi. I risultati arriveranno entro i prossimi due/tre giorni. Si parla di almeno trenta/35 positivi. Ma va oltretutto considerato che non sono ancora stati eseguiti i tamponi sui familiari dei medici, degli infermieri, dei terapisti e degli assistenti che fino a qualche giorno fa, dopo il lavoro, tornavano regolarmente a casa.
Si poteva evitare tutto ciò? Sicuramente sì se fossero stati predisposti interventi immediati. Anche solo 10 o 7 giorni fa. Le conseguenze adesso sono sotto gli occhi di tutti: da una parte oltre 300 persone che non possono uscire dalla casa di cura (ieri è stato concesso il permesso di farlo a chi, tra il personale, è risultato negativo, ma con l’obbligo di starsene rintanato a casa sua), dall’altra decine di contagiati e altre decine di persone, venute in questi giorni in contatto più o meno direttamente con esse, che non sanno se hanno contratto il virus oppure no. Gli esiti dei tamponi che arriveranno nelle prossime ore saranno determinanti per capire come si può evolvere la curva del contagio nella nostra provincia. Non resta che incrociare le dita.