Per la spesa alle famiglie in difficoltà, oltre ai fondi del governo, sono in arrivo soldi anche dalla Regione Lazio, che ieri ha stanziato 21 milioni. Per la precisione 19 milioni andranno ai Comuni per gli acquisti destinati alle famiglie e 2 milioni saranno invece appannaggio degli enti del terzo settore.
Le risorse sono riservate all’acquisto di cibo, alla distribuzione di pacchi alimentari, nonché alla copertura dei costi sostenuti per i medicinali. Destinatari sono le famiglie e tutte quelle persone che, con l’attuale crisi, non hanno mezzi per far fronte ai bisogni primari. E’ prevista la possibilità di usufruire delle convenzioni con gli enti del terzo settore per la distribuzione a domicilio.
Per accedere al servizio- fa sapere la Regione – va presentata domanda al segretariato sociale territorialmente competente (anche per via telefonica o mail) oppure bisogna essere segnalati da parte degli enti del terzo settore. Tra i requisiti richiesti, l’essere in carico ai servizi sociali comunali oppure trovarsi in una situazione di bisogno a causa dell’emergenza derivante dalla epidemia, previa autocertificazione soggetta a successiva verifica.
Il buono spesa o pacco alimentare ha un valore di 5 euro a persona al giorno, elevabile a 7 in caso in cui il destinatario sia un minore. Al fine di raggiungere il maggior numero di soggetti possibile, il massimo importo concedibile per singolo nucleo familiare ammonta a 100 euro a settimana. Le spese per medicinali sono riconosciute in base alla situazione di disagio economico, fino a un massimo di 100 euro al mese.
I Comuni provvederanno tempestivamente all’erogazione dei buoni spesa o dei pacchi alimentari ai beneficiari, anche attraverso l’attivazione di accordi con le catene di distribuzione alimentare o con singoli esercizi per il servizio di consegna a domicilio. Fondamentale sarà anche il ruolo degli uffici di piano dei distretti socio-sanitari a supporto dei singoli Comuni.