Una dipendente di Amazon nel centro logistico della multinazionale di Passo Corese, in provincia di Rieti, è risultata positiva al test per il Covid-19. Si tratta di una ragazza giovane, appena 35 anni. Sono stati subito avvertiti tutti i colleghi, tutte le persone con cui era entrata in contatto, “lo ha fatto subito con grande senso di responsabilità”, dicono i sindacati. Sindacati che adesso chiedono un incontro all’azienda, “dato che in quegli stabilimenti si impacchettano troppi prodotti inessenziali ed è questo che troppi lavoratori non possono stare a casa. Se stessero a casa non potrebbero spedire oggetti come la torta per il cane, per carità legittima, anche se stupisce che si sia verificato, di questi tempi, un boom di vendite di biciclette”.
“Apprendiamo con rammarico – scrive in una lettera destinata alla multinazionale il segretario generale della Fit-Cisl di Roma e Lazio, Marino Masucci – della positività al Covid-19 di una persona operativa presso i vostri impianti di Passo Corese. Considerando la gravità della situazione, siamo quindi a richiedere un incontro urgente, da svolgere nelle modalità attualmente consentite, e, contemporaneamente, la convocazione del Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione”.
Proprio ieri Cgil, Cisl e Uil avevano scritto alla Prefettura per segnalare la situazione nell’hub di Passo Corese. Scrive ancora Masucci: “Le misure di protezione applicate in uno stabilimento che ospita oltre mille lavoratori ci risultano insufficienti. Ora non si può più attendere oltre, va evitato in ogni modo ogni ulteriore contagio. I lavoratori non possono essere messi a rischio: in un sito che ospita un così alto numero di dipendenti il pericolo di contagio è reale, va fatto di tutto per scongiurarlo. Il fatto che Amazon venda soltanto beni essenziali, inoltre, risulterebbe candidamente smentito da chiunque cliccasse sul sito per acquistare articoli fantasiosi: caldeggiamo vivamente un comportamento responsabile dell’azienda”. I sindacati, dunque, non si arrendono: “Continueremo a utilizzare ogni strumento in nostro possesso per raggiungere questo obiettivo”, promette Masucci.