Tamponi a oltre 20 persone tra ospiti e operatori di Villa Noemi dopo la morte di una donna. Si sospetta che il decesso possa essere ricondotto al coronavirus. I test eseguiti su coloro che sono entrati in contatto con lei sono stati inviati al Policlinico Gemelli e nelle prossime ore sono attese le risposte.
Di sicuro, le case di riposo si stanno rivelando sempre di più micidiali per la trasmissione del virus. Accade così in tutta Italia.
Con il caso di Villa Noemi salgono a tre le morti misteriose verificatesi in provincia di Viterbo negli ultimi giorni. Una a Grotte di Castro: la vittima è un uomo di 68 anni trovato privo di vita in casa dai vigili del fuoco accorsi su segnalazione dei vicini. Non gli è stato fatto il tampone, ha poi spiegato la Asl, poiché, vivendo solo, non avrebbe comunque potuto trasmettere l’infezione a nessun’altro . La verità in questo modo non si saprà mai, ma va detto che l’uomo prima di morire era apparso in uno stato influenzale con tosse e febbre e dunque il sospetto che si sia effettivamente trattato di coronavirus è più che mai fondato.
L’altro caso riguarda invece una donna di 78 anni di Tessennano. Anche per lei niente tampone. Sono però risultati positivi la figlia e il nipote