Giusta la decisione di prendere posti letto alla Nuova Clinica Santa Teresa sulla Tuscanese per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Si tratta, infatti, di una struttura accogliente e moderna. Restano però forti dubbi sul perché essa non sia stata utilizzata dalla Asl per ospitare i Covid, che così facendo sarebbero stati del tutto isolati dall’ospedale. Al contrario, ci ritroveremo invece i pazienti contagiati dal coronavirus dentro Belcolle, sì concentrati in un piano (il 6°), ma vicini agli altri reparti (da considerare che al quinto c’è pediatria e al sesto ostetricia e ginecologia) in un contesto di spazi comuni (scale, corridoi, ascensori e bar) che in teoria non mettono al sicuro da rischi di contaminazione.
Non si capisce poi perché alla Clinica Nuova Santa Teresa, oltre ai pazienti di medicina, gastroenterologia e nefrologia, non siano stati trasferiti anche i medici già in servizio in questi reparti, professionisti capaci e con grande esperienza alle spalle nei loro ambiti. Essi si ritroveranno dirottati sui pazienti Covid, con la conseguenza che a medicina, gastroenterologia e nefrologia trasferiti sulla Tuscanese arriverà personale nuovo. A proposito del quale sarà però interessante verificare i criteri di scelta che saranno adottati.