Il primario infettivologo del Sacco: “Se non facciamo così, non si ferma l’epidemia in 3 mesi”
Da huffingtonpost.it riprendiamo e pubblichiamo
Il Veneto fa i tamponi per il nuovo coronavirus anche agli asintomatici? “Sono assolutamente d’accordo. E’ utile per il contenimento identificare persone che altrimenti non lo sarebbero e metterle in quarantena. La rivista ‘Lancet’ dice che se non si riesce a quarantenare almeno il 70% dei contatti di un positivo non si ferma la malattia in 3 mesi”.
E’ la visione di Massimo Galli, responsabile di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, in prima linea contro l’emergenza Covid-19, e ordinario dell’Università Statale del capoluogo lombardo.
La Lombardia, dice in un’intervista a la Repubblica “dovrebbe trovare il modo di farli. O abbiamo un problema con il denominatore, il numero totale dei positivi. Se facciamo il tampone solo a chi ha sintomi importanti selezioniamo solo la parte più severa dei colpiti, e ci troviamo con una percentuale di letalità tra i ricoverati più alta della Cina, dove è stata del 10-15%. E’ meglio il modello veneto, se perseguibile. È simile a quello della Corea del Sud, che infatti ha avuto l’ 1% di decessi”.