Con il possibile raggiungimento del picco dei contagi, nel Lazio si rischia di mandare in tilt i laboratori dello Spallanzani e del Gemelli in cui vengono analizzati i tamponi. Per quanto riguarda la provincia di Viterbo, che al momento li invia tutti al Gemelli, c’è quindi la necessità di avere a disposizione un laboratorio in loco. Sulla vicenda il capogruppo del Pd, Luisa Ciambella, ha scritto una lettera al sindaco Giovanni Arena chiedendogli di sollecitare la Regione ad accreditare il laboratorio analisi locale.
“Ci stiamo avvicinando alla fase più complessa della gestione dell’epidemia da Coronavirus – dice la Ciambella – e credo che nei prossimi giorni sia indispensabile fornire ai cittadini e ai pazienti sospettati di contagio un servizio rapido ed efficiente consentendo una rapida lettura, senza tempi morti, dei tamponi. Tempi morti e lunghi che di certo aggravano i rischi di contagio per gli operatori e i pazienti. Oggi inviamo i tamponi al Policlinico Gemelli già sovraccarico di richieste e con un tetto massimo di letture giornaliere consentite. In prospettiva potrebbe essere necessario, come previsto dalle norme, un potenziamento dei tamponi fatti a domicilio in tempi rapidi. Per questo in base alle risorse stanziate dal governo per strutture e risorse umane in sanità, le chiedo di porre con forza insieme con tutti i sindaci della provincia, alla Regione la richiesta di accreditare il nostro laboratorio analisi, con gli interventi necessari, per analizzare in loco i tamponi. Credo, caro sindaco che tutto questo contribuisca alla serenità dei nostri cittadini e dei nostri operatori medici e delle professioni sanitarie, che stanno sostenendo in queste ore uno straordinario lavoro ed uno sforzo encomiabile per cui li ringraziamo. Sindaco, insieme a tutti i sindaci della provincia non perdete questa occasione, non c’è’ abbastanza tempo e le cose giuste vanno fatte al momento giusto senza aspettare di inseguire l’ennesima emergenza”.