Proteste e disordini in diversi penitenziari del Lazio, compresa Mammagialla. Lo riferisce alle agenzie il sindacato Fns Cisl. Tutto parte dalle restrizioni imposte per limitare il contagio da Coronavirus. Molti detenuti e familiari non vogliono infatti sottostare alle norme decise per ragioni di sicurezza.
Questa la situazione al momento. La via Tiburtina occupata da parenti dei detenuti. Le proteste del carcere di Rebibbia arrivano fin sulla consolare e per quasi mezz’ora la strada è stata un caos con il traffico bloccato e disordini. Polizia e carabinieri hanno dovuto faticare non poco per riportare tutto alla calma e permettere così la sostanziale riapertura della strada. Ed anche un elicottero delle forze dell’ordine è dovuto intervenire. Poi, come detto, sono in corso disordine anche nel carcere di Viterbo. Per il segretario aggiunto del sindacato, Massimo Costantino, “occorre che le autorità tutte, in primo modo anche il ministro della giustizia , mettano in campo ogni utile misura per garantire la salute e l’incolumità dei poliziotti penitenziari e delle persone ristrette”. Costantino poi aggiunge: “Apprendiamo di rinforzi provenienti anche dal personale in servizio presso tale sede ma fatti rientrare dalle ferie o riposi. I motivi – si spiega in una nota – sono legati al limite dei colloqui con i familiari, dovuti alla situazione in ambito nazionale dovuti per contenere il contagio per il Coronavirus”.