
Sospeso dalla Fin il campionato juniores di nuoto in svolgimento nella piscina comunale di Viterbo. La decisione è stata presa pochi minuti fa in seguito alle nuove norme varate dal governo per limitare il contagio. Con la chiusura della Lombardia e di altre 11 province la Federazione avrebbe corso il rischio di non poter far rientrare a casa alcuni degli atleti. Come volevasi dimostrare, queste gare non andavano fatte iniziare come chiedevano molti cittadini. E invece no. Arena è andato avanti e questi sono i risultati.
“Avevo già appreso – commenta Luisa Ciambella – che la Fin aveva annullato su tutto il territorio del Lazio le gare nazionali per la palla a nuoto di questi giorni finalizzate per le Olimpiadi, ma si è ostinata a mantenere il campionato a Viterbo. Il sindaco Arena oltre a giocare a nascondino su questa situazione in queste ore non si è imposto come massima autorità sanitaria per chiedere di rimandare l’evento. Arena ha fatto di più, ha fatto circolare la notizia che lo stesso ministero dell’interno e dello sport si sarebbero imposti per mantenere la competizione. Cosa che avremo modo di verificare dagli atti ufficiali. E’ di qualche minuto fa la notizia che la Fin dopo aver condotto moltissimi atleti da tutta Italia accompagnati dalle loro famiglie ha tenuto le competizioni oggi e le annullerà per domani per paura di non far rientrare in tempo le atlete provenienti dalle zone rosse. Dopo aver esposto la popolazione viterbese, gli atleti e le loro famiglie ad un potenziale pericolo, ora si annullala l’evento. Tutto questo è assolutamente inqualificabile, irresponsabile e il sindaco si deve sentire tutta la responsabilità morale e materiale per non essersi imposto, per non aver fatto il tutto per tutto per tutelare la sua comunità. Sin dal primo momento – continua Luisa Ciambella – ho rappresentato privatamente e poi pubblicamente il mio disaccordo e disappunto che è quello di tantissimi viterbesi che ora hanno la certezza, nostro malgrado, che tutto questo con la forza del buon senso e la capacità di fare la differenza, che purtroppo non appartiene a questa amministrazione, si sarebbe dovuta evitare. Ribadisco che il recente provvedimento del governo evidenza la fondatezza delle nostre preoccupazioni e della cautela necessaria che doveva essere applicata. Fa pensare il singolare comportamento della Fin che fa celebrare le gare ignorando le preoccupazioni dei soli cittadini viterbesi e poi le annulla quando la preoccupazione giustamente investe il Nord. Incomprensibile evanescenza del sindaco che svolge il suo ruolo di garante della sanità pubblica dei viterbesi come passacarte. Spero che non ci saranno danni ma i fatti dimostrano la giustezza dei nostri argomenti. Ribadisco – conclude Ciambella – le domande nuove e vecchie: chi ha controllato oggi lo svolgersi delle competizioni? Chi ha garantito l’avvenuto rispetto delle prescrizioni? La Fin si occuperà a sue spese se occorrerà di garantire quarantene, protocolli? Sindaco, non sente tutta la sua inadeguatezza? Sindaco si ricordi che siamo cittadini e non sudditi”.