
Secondo l’ultimo bollettino della Protezione civile, reso noto poco fa, in Italia sono 5.883 le persone hanno contratto il Coronavirus, 1.247 in più rispetto a ieri. Di queste, 233 sono decedute e 589 sono guarite. Attualmente gli altri soggetti positivi sono 5.061: 1.145 in più rispetto a ieri.
I pazienti ricoverati con sintomi sono 2.651. Ammontano a 567 quelli in terapia intensiva, mentre 1.843 si trovano in isolamento domiciliare fiduciario. Nel lazio i contagiati accertati ufficialmente fino ad ora sono 76. Ventidue casi in più rispetto a ieri.
Come riportato da molti giornali, la virologa Ilaria Capua, qualche giorno fa, in un’intervista alla Stampa ha detto che i veri numeri del contagio potrebbero essere però fino a cento volte superiori. Quindi in Italia avremmo già avuto quasi 600 mila contatti con il virus e non i 5.833 certificati dalla Protezione civile. E in Cina parleremmo di 8 milioni di persone contagiate, non di 80 mila.
“Se le cose stessero in questo modo – fa notare ilsole24ore – cambierebbe tutto. Per esempio perché il tasso di letalità (che si calcola dividendo il numero dei decessi per il numero dei casi e poi moltiplicandolo per 100) precipiterebbe dal 3,4% allo 0,034%. Così come cambierebbe, spostando sempre di due posizioni la virgola, la percentuale dei soggetti che richiedono cure ospedaliere o un ricovero in terapia intensiva. Per contro, se l’ipotesi di Ilaria Capua fosse vera, avremmo una diffusione del virus molto più rapida di quanto abbiamo finora ipotizzato. In linea, anzi un po’ più veloce, con quanto accade ogni anno con l’influenza stagionale. Che nei momenti di picco, in Italia, cresce con centinaia di migliaia di nuovi casi alla settimana”.
“La cosa – scrive ancora ilsole24ore – potrebbe spaventare ma, anche in questo caso, non basta leggere i numeri: bisogna capire cosa ci stanno dicendo. Se avessimo già 400 mila contagiati, e non solo i 4000 trovati positivi, avremmo in giro per l’Italia 396 mila persone che, in presenza del virus, grazie agli anticorpi ne frenerebbero la corsa. Iniziando a far funzionare quella che viene chiamata immunità di gregge.
I numeri che stiamo vedendo adesso non sono quelli di oggi: il dato complessivo ci dice quante persone, nelle ultime 5-6 settimane, sono venute a contatto con il virus sviluppando una forma clinicamente rilevabile. Il dato dei nuovi contagi giornalieri ci dice invece quante persone, più o meno una settimana fa, hanno iniziato lo stesso percorso. Può sembrare strano ma anche in Medicina, quando si tratta di comprendere l’evoluzione di un’epidemia, comanda la matematica. Una matematica molto particolare, chiamata statistica medica: perché come dicevamo all’inizio non basta elaborare e leggere i numeri. Bisogna saperli integrare con profonde conoscenze in campo medico che consentano di capire quello che i numeri stanno dicendo. L’unica cosa certa, dettata anche dall’evidenza dei fatti – conclude ilsole24ore è che in questo momento è indispensabile frenare la corsa del virus per non mettere in crisi il sistema sanitario. E la cosa positiva è che ognuno può farlo, anche senza capire nulla di statistica medica, rispettando le regole che sono state più volte ripetute: lavarsi spesso le mani, stare a distanza di un metro dalle altre persone, niente strette di mano. Questo sì, che è facile da capire”.