E’ una Viterbo incredula quella che ha accolto la notizia del bubbone scoppiato all’Università della Tuscia. Poca gente nelle strade, ristoranti e locali molto meno affollati del solito. Almeno per ora è così. Questa è la reazione a caldo della città, dove resteranno chiuse per ordine del governo tutte le scuole come nel resto dell’Italia. Chiusi anche gli asili nido. E chiusa addirittura la biblioteca.
Misure per il contenimento del contagio anche presso gli uffici pubblici, come quelli dell’anagrafe, notoriamente i più affollati, dove entrano solo le persone che effettivamente possono trovare posto a sedere. Tutti gli altri fuori. Nessuno può sostare in piedi nei corridoi. Stesso discorso presso gli uffici dell’Inps. La fila va fatto fuori.