“La Commissione ispettiva sta predisponendo una relazione, focalizzando la sua attenzione su criticità organizzative che possano aver aver avuto potenziali ricadute sulla corretta presa in carico e sulla gestione della paziente dal punto di vista clinico. All’esito di tali approfondimenti, il ministero della salute, continuando il monitoraggio degli eventi avversi, formalizzerà alla Regione Lazio l’esigenza dell’espletamento di eventuali iniziative di miglioramento da implementare presso l’ospedale di Belcolle”.
E’ il punto centrale della relazione che la sottosegretaria alla salute Sandra Zampa ha fatto in commissione affari regionali, rispondendo al deputato Massimo Enrico Baroni del M5S in merito al decesso di Aurora Grazini, la sedicenne di Montefiascone morta il 15 febbraio poche ore dopo essere stata visitata e dimessa dal pronto soccorso dove si era recata con la madre per dolori al petto e problemi respiratori.
La relazione di Sandra Zampa è il risultato dell’ispezione disposta dal ministro Speranza e compiuta il 17 febbraio dalle 15 alle 20.30. All’ispezione hanno partecipato alcuni esperti del ministero della salute, rappresentanti dell’Agenas e dell’Istituto superiore di sanità e i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità di Viterbo.
Come si vede, il ministero, sulla base degli elementi raccolti, prima ancora di attendere la relazione finale della Commissione ispettiva, già dà per assodata l’esistenza di criticità organizzative, tanto da aver deciso di chiedere formalmente alla Regione di intervenire.
“Nel corso dell’audit ispettivo è stata acquisita la documentazione utile ad avere un quadro esaustivo dei livelli clinici ed organizzativi del pronto soccorso ospedaliero, che effettua circa 48.000 accessi ogni anno”, ha detto ancora Zampa. Inoltre, sono stati sentiti i vertici della Asl, i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che il 14 febbraio sono entrati in contatto con Aurora.
Da quanto si legge nella relazione della Zampa, al di là delle responsabilità dei medici, sulle quali è stata aperta un’indagine della Procura (è indagato il primario Daniele Angelini) è dunque messo sotto accusa dal ministero il sistema Belcolle nel suo complesso, ovvero l’organizzazione del pronto soccorso. Per il management della Asl, come è facile immaginare, non si tratta per niente di un rilievo di poco conto. Anzi…