Con una delibera di due giorni fa, la Direzione strategica della Asl ha approvato il Piano formativo aziendale 2020. Secondo la Fp Cgil la spesa prevista – 435 mila euro – va investita meglio e soprattutto seguendo criteri di maggiore trasparenza.
Così la pensa il responsabile territoriale del settore medico del sindacato, Mauro Innocenzi: “Siamo ben consapevoli – dice in una nota – dell’importanza che riveste la formazione, ma siamo anche convinti che vanno rispettate le più elementari regole di trasparenza in quanto vengono utilizzati soldi pubblici. Soldi dei lavoratori. Cioè di tutti i cittadini”.
Dei 435 mila euro stanziati, 239 mila saranno utilizzati per i compensi dei docenti esterni, la maggior parte dei quali per corsi di area tecnico-amministrativa. “Si penserà – commenta Innocenzi – che per l’individuazione di questi docenti venga effettuata prima una ricognizione all’interno delle professionalità dell’azienda e che, qualora non ce ne fossero, si ricorra all’esterno tramite un avviso pubblico. Ma purtroppo non è cosi: accade infatti che il responsabile scientifico del corso indica in maniera arbitraria anche il nominativo del docente”, a cui la Asl affiderà l’incarico “senza alcun controllo e ignorando ogni principio di trasparenza e di anti-corruzione”.
Ancora: “A nessuno può sfuggire che tale procedura è per lo meno poco trasparente. Parimenti è scorretto mettere in capo al responsabile scientifico tutta la responsabilità di individuare il docente esterno, se è vero che egli, non potendo indire autonomamente l’avviso pubblico, dovrebbe solo delinearne il profilo”.
Tutte queste cose la Fp Cgil le aveva fatte presenti a fine gennaio, ma niente. La Asl non le ha recepite: “Abbiamo detto queste cose – ancora Innocenti – dopo aver scoperto che il tristemente noto corso di microchirurgia e chirurgia della mano ha avuto come discenti solo due infermieri, che hanno seguito meno del 50% delle lezioni. E infatti il corso, dopo essere stato pubblicamente difeso dalla Direzione aziendale, improvvisamente, in seguito al nostro accesso agli atti, è stato valutato non rispondente agli obbiettivi formativi e pertanto non è stato possibile liquidare i 7500 euro previsti al docente esterno, ex direttore di Uoc”.