Avrebbero ottenuto il posto di lavoro negli organici della scuola grazie a diplomi fasulli, mai conseguiti, o attraverso un punteggio maggiore frutto di false esperienze lavorative mai acquisite. Si parla, secondo indiscrezioni, di alcune decine di personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) della provincia di Viterbo. Sarebbero tutti sotto inchiesta e alcuni sarebbero stati già sospesi dal servizio.
Nel mirino ci sarebbero in particolare molti bidelli. I titoli di studio falsi sarebbero stati acquisiti tra il 2010 e il 2013. L’indagine, da quanto si apprende, sarebbe partita nel Nord, dove è stato scoperto un giro di diplomi falsi acquistati in alcuni istituti scolastici paritari del Sud e poi impiegati per avanzare posizioni nelle graduatorie interne agli istituti o in quelle provinciali. L’indagine sulla presunta truffa è affidata alla Guardia di finanza. Oltre alla provincia di Viterbo sarebbero coinvolte altre regioni.
Nella Tuscia, i casi già accertati avrebbero portato subito alla sospensione dal servizio di numerosi lavoratori. Su di loro la Procura sta indagando per truffa e falso. Il personale sospeso, da quanto si apprende, in molti casi sarebbe stato sostituito e l’Ufficio scolastico provinciale starebbe esaminando attentamente le graduatorie. Oltre a ciò, è stato stilato l’elenco delle scuole paritarie individuate come diplomifici, in particolar modo nel territorio campano. Chi ha esibito un titolo di studio ottenuto in quelle scuole sarà messo sotto osservazione.