Non sarà la conseguenza della sconfitta di Matteo Salvini in Emilia Romagna, ma di sicuro la notizia giunge proprio all’indomani del dato elettorale e forse in casa del Carroccio può suonare per questo motivo come un piccolo campanello d’allarme in più nel contesto di quello schema che sarebbe stato disegnato dalla Meloni per espandersi all’interno del centrodestra. Nello specifico, a Orte è passato con FdI tal Gianluca Biffaroni, poco noto alle cronache, ma pur sempre ex coordinatore provinciale giovanile della Lega ed ex membro del direttivo provinciale e comunale del partito di Fusco.
Il varco del Rubicone è stato annunciato durante una riunione con Mauro Rotelli, Gianluca Grancini e il coordinatore locale Diego Bacchiocchi. “Sono stati mesi – ha dichiarato Biffaroni al Corriere di Viterbo – in cui ho dedicato il mio tempo a capire cosa fosse meglio fare, quale fosse la scelta migliore da prendere per me e per il mio modo di interpretare la politica. La mia decisione, alla fine, è stata quella di lasciare la Lega e di entrare in Fratelli d’Italia”.
Biffaroni lancia quindi accuse specifiche contro la conduzione della Lega a livello provinciale: “Senza dimenticare il mio passato, senza rimpianti e senza rancore, dico tranquillamente che non ero più compatibile con il modo di far politica della Lega a livello territoriale. Sono entrato nella Lega quando eravamo meno di dieci in un tutta la Regione, essendo uno dei primi a credere nel progetto e nel futuro del partito. Con il passare del tempo la Lega è cresciuta, ci siamo tolti molte soddisfazioni a livello nazionale, ma non a livello territoriale, dove a primeggiare sono stati gli egoismi, scelte sbagliate, modi di far politica confusionari e non proficui per la Lega e per chiunque ne venisse coinvolto”.