Sulle minacce e sugli insulti contro la consigliera comunale di Civita Castellana Vanessa Losurdo relativamente alla nota vicenda dei viaggi della memoria interviene Giuseppe Fioroni. Come si ricorderà, la Losurdo è stata ed è oggetto di feroci attacchi sui social, sostenuti anche da alcuni esponenti della maggioranza. Per Fioroni devono intervenire le autorità competenti.
di Giuseppe Fioroni
La democrazia è il libero confronto delle idee, anche aspro, ma nell’assoluto rispetto della dignità della persona. Civita Castellana, nell’indifferenza dei più, è invece scenario di una aggressione insopportabile ed estremamente pericolosa. I social sono usati come clava contro coloro che vengono ritenuti rei di pensarla diversamente dalla maggioranza che governa la città. L’opposizione ha il compito costituzionale di controllare, stimolare e denunciare le cose che non vanno o gli errori che a loro dire vengono commessi. Sentir, da figure istituzionali cittadine, paragonare il legittimo dissenso dell’opposizione ad atti di provocazione e di aggressione è inaccettabile.
Si registra, leggendo e monitorando i social un costante clima di odio e di minacce nei confronti degli esponenti della minoranza. Frasi come ‘questa gente dovrebbe essere giustiziata in piazza’; ‘l’unico comunista utile è quello che osservi in orizzontale su un tavolo di ferro in luoghi chiamati obitorio’; o ‘c’ho una mina in canna per rifondarlo scalzo’ e via dicendo – frasi spesso sostenute da esponenti di primo piano della maggioranza – istigano all’odio e alla violenza, indicando chi la pensa diversamente un pericolo per la comunità, coprendolo di insulti per renderlo un diverso da emarginare e rimuovere.
La legge prevede che tutto ciò che viene scritto sui social possa essere perseguito d’ufficio a tutela delle persone vittime dell’aggressione e della violenza. Sono certo che per evitare gravi rischi per il futuro le autorità competenti e le forze dell’ordine si attiveranno con tempestività. I recenti fatti verificatisi in Italia dimostrano che non si può e non si deve sottovalutare chi semina odio. L’odio raccoglie violenza e l’indifferenza è il terreno su cui prosperano l’intimidazione e la minaccia che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini interessati. Per non parlare della riduzione dell’agibilità politica e dell’esercizio dei diritti costituzionali e della qualità della democrazia. Questa è una battaglia di libertà che vale per tutti. Non si può restare inerti.