Si arricchisce di un nuovo capitolo il “giallo” sulla ricerca, da parte della Asl, di un comunicatore social. Per l’esattezza un social media manager e graphic designer. Figura per la quale è stato pubblicato a dicembre un bando aperto ai laureati in scienze della comunicazione. Scaduto da qualche settimana il tempo per presentare le domande, è stata nominata ora la commissione esaminatrice, alla quale è data facoltà di giudicare i candidati attribuendo loro un punteggio massimo di sessanta punti al colloquio. Per il curriculum possono invece ottenere al massimo 40. Premesso che quasi mai viene dato più peso al colloquio che ai titoli per evitare troppa discrezionalità da parte dei commissari, desta in verità “curiosità” la scelta stessa dei commissari. Nessuno di loro è infatti esperto di comunicazione social. O perlomeno così appare leggendo i loro curriculum pubblici.
In particolare, appare molto singolare la figura del presidente nella persona di un dirigente informatico, tal Francesco Saverio Profiti, non di ruolo nella Asl viterbese, risultando comandato dal San Giovanni di Roma fino al 31 gennaio. Come è possibile, ci si chiede – al di là del fatto che viene chiamato a presiedere una commissione tecnica uno che che tecnico della materia in oggetto non è – far ricadere la scelta su una professionalità a termine? Un “giallo”, appunto, come si diceva all’inizio. Si sa, a dirla tutta, che la Asl vorrebbe prolungargli l’incarico e si sa anche che il professionista in questione dovrebbe essere in seguito utilizzato come consulente per uno specifico settore medico (si parla della cardiologia) che nulla ci azzecca con la comunicazione.
Strano. Tutto molto strano. L’unica certezza è lo stipendio del comunicatore indicato nel bando: 24,27 euro l’ora per 25 ore settimanali. A conti fatti, oltre 30 mila euro l’anno.