Il Tribunale di Viterbo, presieduto da Maria Rosaria Covelli e con la relazione di Antonino Geraci, con decreto pubblicato il 10 gennaio, ha dichiarato l’ammissione della proposta presentata dalla società Aquilanti spa e, dunque, aperto la procedura di concordato preventivo. Si tratta della più rilevante procedura di concordato mai presentata ed ammessa dal Tribunale di Viterbo.
Il piano di concordato prevede, tra l’altro, come ha reso nota l’azienda, la continuità dell’attività d’impresa in via diretta da parte della Aquilanti spa, la quale opererà per il tramite di un perimetro più snello ed efficiente rispetto alla precedente conformazione aziendale, seppur rimanendo presente nelle tre regioni Lazio, Umbria, Toscana. Il concordato potrà, a questo punto, essere votato dai creditori.
“Il Consiglio di amministrazione – si legge in una nota – nelle persone del dottor Antonio Maria Aquilanti, presidente, del dottor Stefano Albrizio, consigliere delegato, e del dottor Armando Cappuccio, consigliere delegato, i soci, gli agenti e tutti i dipendenti sono fortemente determinati nel perseguire gli obiettivi di business prefissati nel piano concordatario, a beneficio complessivo di clienti, fornitori e creditori. Tali obiettivi sono stati ritenuti dagli organi della procedura perseguibili e realistici, confermati anche dai risultati ottenuti nel secondo semestre 2019″.
Aquilanti spa è assistita da professionisti di primario standing. In particolare: il professor Francesco Carbonetti, il professor Fabrizio Carbonetti e l’avvocato Luca Pasquini seguono tutti gli aspetti legali inerenti la procedura di concordato; il professor Saverio Signori e il dottor Simone Amati seguono gli aspetti finanziari e contabili inerenti il piano concordatario; l’attestazione di fattibilità del piano è stata resa dal professor Francesco Ricotta. Quale commissario giudiziale è stato confermato il professor Giovanni Angelo Cabras.