
Filippo Rossi non infiamma più la platea come una volta? A giudicare dalla partecipazione all’uno contro tutti che si è svolto sabato sera al Teatro Caffeina sembrerebbe che le cose stiano proprio così. Nonostante il battage pubblicitario fatto dal “disinteressato” sito che ha sostenuto l’evento, a sentire il futurista e il suo colto e “preparatissimo” intervistatore solo quattro gatti. Sempre gli stessi. Il cerchio magico, che non manca mai, e qualche consigliere comunale, come Alvaro Ricci, in cerca di visibilità.
Il punto, al di là di Filippo Rossi e di Caffeina, che in fondo fanno il loro gioco, è rappresentato dunque dall’assenza della città. Mancavano gli amici di ieri e quelli di oggi, così come i nemici di un tempo e quelli che si sono aggiunti strada facendo. Viterbo è probabilmente stanca delle sceneggiate messe in scena in questi anni, delle liti, delle denunce e degli esposti. Il troppo insomma storpia e crediamo che, in questa ottica, anche il “servizio disinteressato” reso dal sito da cui Rossi si è fatto intervistare alla fine abbia giocato contro l’immagine di Caffeina. Non sempre si può mistificare la realtà. Questo è il problema.