Viterbo nella merda. In tutti i sensi. Solo che adesso a quella “metaforica” si è aggiunta quella degli storni che hanno invaso la città da un paio di settimane. Lo spettacolo in cielo è bellissimo, ma in terra è un disastro.
Ci sono persone che nel giro di poche ore hanno trovato l’auto lasciata parcheggiata nei pressi di piante e alberi letteralmente coperta di guano. Per non parlare di alcuni tratti di strade. Ad esempio il marciapiede centrale di piazzale Gramsci, dove malcapitati pedoni riferiscono di rischio scivolamento e odore insopportabile.
La foto sotto, scattata ieri mattina alla fermata dei bus di Porta Romana, è stata rilanciata sui social dal gruppo Viterbo Centro Storico Chiuso. “Fermata autobus Paolo Savi – scrive l’amministratore della pagina Facebook – c’è talmente tanta merda che non si vede neanche lo scalino. E come questa molte altre fermate bus e marciapiedi. Aspettiamo la pioggia o sanifichiamo?”.

A sanificare in verità, secondo alcune testimonianze, ha cercato di pensarci il Comune. Con scarsi risultati, però. Come sempre. Ma d’altra parte in una città nella merda è ovvio che ci sia un Comune di merda. Inutile aspettarsi di meglio.
Fatto sta che, raccontano alcuni cittadini, proprio in zona Porta Romana sarebbero stati visti alcuni operai rimuovere il guano con il soffiatore. “Soffiavano il guano – dice uno – e lo spazzolavano con la spazzatrice. Hanno alzato per ore un polverone pericoloso per tutti. Stasera sono andato a vedere su Internet ed ho scoperto che respirando il guano c’è pericolo anche di morte. Criptococcosi, istoplasmosi, ornitosi e salmonellosi sono solo alcune delle infezioni che si rischia di prendere venendo a contatto con questi tipi di polveri”.
E’ normale? Certo che no. Ma in fondo in questa città non c’è nulla di normale. E forse se gli storni l’hanno scelta non è poi neanche tanto una coincidenza.