La filosofia che sta alla base della manovra economica del governo è stata illustrata due giorni prima della vigilia di Natale dal sottosegretario per lo sviluppo economico Gian Paolo Manzella, intervenuto, presso l’Hotel Salus Terme, al tradizionale incontro di fine anno organizzato da Federlazio.
“La manovra – ha spiegato il sottosegretario – si sviluppa lungo due direttrici: una riguarda gli investimenti più tradizionali, l’altra gli investimenti finalizzati ad accelerare la digitalizzazione delle imprese. Si punta inoltre ad aiutare le aziende più piccole con un credito di imposta per le spese in formazione. Agevolazioni anche per il design”.
La manovra destina alla imprese 6 miliardi, contenuti nel cosiddetto capitolo Impresa 4.0, che va a sostituire il precedente Industria 4.0. Secondo il governo potranno accedere ai benefici il 40% in più delle imprese rispetto al passato, comprese quelle agricole. Rilevante, come detto, il credito di imposta per le innovazioni tecnologiche. Ma non mancano aiuti per le start up soprattutto se gestite da giovani.
Non è mancato un ragionamento sui fondi europei e regionali: Il problema – ha ribadito il sottosegretario – è che spesso queste risorse non sono utilizzate in maniera efficace. Spetta alle Regioni attivarsi per aiutare i Comuni e le aziende ad accedere ai fondi. Dovrebbero formare un team di persone che si occupi di gestire i finanziamenti e progettare le azioni attraverso le quali chiederle. Le Regioni devono riprendere la funzione di programmazione e unirci quella della progettazione”.