“Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere”. E’ una citazione che il sito che si autodefinisce più letto del mondo dovrebbe conoscere bene. Infatti, proviene da un filosofo che qualcuno, là dentro, sostiene, con neanche tanta malcelata boria, di conoscere molto bene: Ludwig Wittgenstein.
Insomma, le parole hanno un senso e per questo vanno usate bene. Soprattutto, non si possono spendere a vanvera per cose che non si conoscono, dato che – lo dice sempre Wittgenstein – c’è un confine tra la realtà e il pensiero espresso che non può essere arbitrariamente valicato.
Epperò, stranamente, al sito più letto del mondo, nonostante la tanta scienza infusa e l’alto pensiero filosofico di cui è pervaso, capita spesso di descrivere con le parole una realtà che non esiste. L’ultima volta l’ha fatto stamattina nel resocontare i suoi lettori dell’incontro, organizzato sabato sera dal Centro studi Aldo Moro e da Giuseppe Fioroni da Schenardi, con don Aldo Bonaiuto della Comunità Giovanni XXIII. Nel descriverne la figura ha infatti scritto che si tratta del confessore spirituale, anzi dell'”amico”, di Matteo Salvini. Cosa che non corrisponde esattamente alla realtà: sfugge infatti ai coltissimi estensori di questo sito che Bonaiuto con Salvini ha trattato, su delega delle alte sfere vaticane, lo sbarco dei migranti della nave Diciotti. E allora diciamo loro che andrebbe invece ricordato per il suo impegno di prete di strada che lo caratterizza sin dall’inizio del suo ventennale ministero, tanto da essere oggi uno dei sacerdoti più vicini al papa.
In prima linea contro lo sfruttamento della prostituzione e le sette, don Aldo Bonaiuto merita insomma ben altre citazioni, senza con ciò voler nulla togliere alla stima che, con il suo modo di fare e di essere, potrebbe aver acquistato anche presso il leader della Lega.