Il nuovo Consiglio provinciale non avrà la maggioranza di centrodestra. A sorpresa, Lega, FI, e FdI ottengono solo due consiglieri ciascuno. Cinque sono andati invece alla lista Tuscia democratica in cui è confluito il Pd, che potrà contare anche sul voto del presidente Nocchi. Ago della bilancia Fabio Valentini della lista Per i beni comuni.
Un risultato così non se l’aspettava nessuno. Complessivamente hanno votato 655 su 749 fra sindaci e consiglieri comunali, pari all’87.45% degli aventi diritto. Quattro le liste: Insieme per la Tuscia (Lega, Forza Italia e Fondazione), Tuscia tricolore (Fratelli d’Italia), Tuscia democratica (Pd più Forza civica) e Per i beni comuni.
La lista del Pd è stata quella più votata con il 37.67%. Seguono il centrodestra con il 34.7%, Fratelli d’Italia con il 19.38% e Per i beni comuni con l’8.7%. Se i FdI non avessero deciso di correre da soli la situazione sarebbe stata completamente diversa.
Mentre il capolista di Per i beni comuni, Bengasi Battisti, ricorda a tutti che loro sono “una lista di scopo, che voterà in base al gradimento degli argomenti che sono alla base della compagine: ambiente, salute, acqua, servizi per la gente”, tira un mezzo sospiro di sollievo il presidente Nocchi. Anche se per lui non sarà facile con questi numeri stare tranquillo.
Il Consiglio si insedierà a gennaio e sarà composto così: per il Pd Maurizio Palozzi, Eugenio Stelliferi, Carlo Postiglioni, Lina Delle Monache e Lina Novelli; per il centrodestra Gianluca Grancini e Sandro Leonardi di FdI, Alessandro Romoli e Giulio Marini di FI, Augusto Bracoloni e Matteo Costa della Lega.