Sempre più insostenibile la situazione dei pendolari della Roma Nord, che mercoledì tornano a manifestare alle 11 sotto il palazzone della Regione Lazio, all’angolo tra la Cristoforo Colombo e via Giovanni Genocchi.
“Basta annunci (riferimento a quelli dell’assessore regionale Alessandri). Pretendiamo soluzioni concrete e immediate dalla Regione per viaggiare in sicurezza e senza più disastri sulle ferrovie. Vogliamo un piano dettagliato di date e l’apertura di un confronto sull’avanzamento dei lavori.
In piazza, oltre ai pendolari della Roma Nord, anche quelli della Roma-Lido.
“Oltre agli investimenti promessi – dicono – c’è una realtà quotidiana fatta di disservizi, disagi, soppressioni, porte rotte, treni sempre meno affidabili e regolamenti da rispettare”. Venerdì scorso sia sulla linea urbana che su quella extraurbana da Montebello a Viterbo sono stati soppressi addirittura 30 treni. L’ultima corsa utile urbana è passata alle 19.50: “ Nemmeno in Uganda o Burundi o nel Far West ci sono meno treni”, conclude il comitato dei pendolari, che arriva finanche a parlare di guerra civile: “Ci dispiace per chi lavora sulla ferrovia ma la situazione è fuori controllo e ne devono prendere atto e agire subito per risolvere la situazione la Regione Lazio, Atac, i sindaci e la forza pubblica”.