Troppi incarichi professionali per la dirigente della ragioneria Ivana Rasi, che, oberata di lavoro fuori dal Comune, tra ferie e permessi è costretta ad assentarsi dall’ufficio almeno dieci giorni al mese. A sollevare il problema nel corso dell’ultimo consiglio comunale è stato il capogruppo del Pd Luisa Ciambella. Che nell’arco di un anno ha contato 11 affidamenti in capo alla dirigente. “Oltre agli 11 che ho potuto verificare – ha detto Ciambella – ce ne sono due secretati sui quali al momento sta svolgendo un approfondimento la segretaria generale del Comune. Ovviamente, non dico che un dirigente non possa ricevere incarichi professionali, ma va posto un limite dato che ogni incarico di consulenza esterna comporta un impegno per più giorni fuori dal Comune”.
“Il settore della ragioneria – ha fatto notare la consigliera dem – è in ginocchio, lo dimostra il fatto che Viterbo è stato l’unico Comune in Italia ad aver fatto due variazioni di bilancio a causa di meri errori materiali, mentre il bilancio consolidato è stato approvato con un mese di ritardo”. Da qui l’esigenza di dedicare più attenzione alle attività di ufficio da parte del dirigente. Ciambella ha chiesto quindi al sindaco e alla segretaria generale Annalisa Puopolo di regolamentare gli incarichi esterni dei dirigenti “per evitare abusi”.