Il prefetto Giovanni Bruno ha consegnato a Sergio Caci il decreto di sospensione dalla carica di sindaco di Montalto di Castro. Sono gli effetti della condanna a tre anni e due mesi con l’accusa di peculato, abuso d’ufficio e falso ideologico per i lavori di ristrutturazione di due bagni di un alloggio popolare delle ex case Enel. Lavori pagati dal Comune anziché dell’assegnatario. Di fatto, adesso il capo dell’amministrazione è a tutti gli effetti il vice Luca Benni.
Caci contro il provvedimento presenterà ricorso d’urgenza nei prossimi giorni. I suoi legali stanno ancora valutando se intraprendere l’azione presso il Tar o al tribunale di Civitavecchia, che ha emesso la sentenza. Forte di precedenti al riguardo che hanno interessato altri primi cittadini in varie regioni d’Italia, il sindaco destituito spera nel reintegro. Intanto, per oggi è fissato il primo Consiglio comunale senza la sua presenza in aula, mentre la maggioranza si è riunita mercoledì sera insieme a lui per fare il punto della situazione. Da parte sua Luca Benni assicura che “la maggioranza è coesa e va avanti, confidando nell’assoluta innocenza di Sergio Caci”.