Pullman del Cotral in fiamme nei pressi del cimitero di Marta. E’ accaduto nel tardo pomeriggio. Fortunatamente nessun danno ai passeggeri. Stando alla ricostruzione dei fatti, l’autista, accortosi del fumo che usciva dal motore, ha subito fatto scendere tutte le persone a bordo. Il mezzo è stato completamente distrutto dalle fiamme.
Non è la prima volta che succede. Episodi simili si sono verificati negli ultimi mesi anche nelle altre province del Lazio a dimostrazione di un sistema di trasporto pubblico ormai al collasso, come denunciano tutti i giorni studenti e lavoratori pendolari costretti a viaggi estenuanti per raggiungere scuole e uffici tra ore e ore di coincidenze forzate e ritardi intollerabili.
Cotral finora ha cercato in tutti i modi di spegnere le polemiche, attaccando chi muove critiche e sostenendo che i problemi denunciati derivano solo dalla necessità di organizzare meglio le corse, a cui dovrebbero contribuire anche e soprattutto gli utenti (basti pensare che i presidi sono stati chiamati a uniformare gli orari di entrate e uscite dalle varie scuole).
Ma le cose non stanno come dice l’azienda. Il servizio in realtà sarebbe ormai meglio chiamarlo disservizio perché Cotral non investe o lo fa in percentuale minima. Il parco mezzi, nonostante alcuni recenti acquisti, è obsoleto. Il personale rispetto al passato è ridotto all’osso, la manutenzione è assente e gli autisti denunciano orari di lavoro troppo pesanti. Da parte della Regione manca evidentemente un’azione precisa in questa direzione, senza rendersi conto che è anche da un servizio come questo, e non solo dalla crescita del Pil, che si misura il benessere di un territorio.