Tiene banco in città il caso Barelli. C’è chi propone di mettergli la camicia di forza. Chi di mandarlo da un medico (ma ce ne vuole uno bravo tanto). E chi invece si offre volontario per procacciargli ingaggi professionali in modo che, oberato di lavoro, possa avere meno tempo da dedicare alle sceneggiate napoletane in Comune. Lui comunque nel frattempo, dopo il caos che ha fatto scoppiare al Consiglio sui rifiuti, sembra per ora aver riacquistato il lume della ragione. Raccontano che sia andato dal sindaco a chiedere scusa. Con la coda tra le gambe e la lingua tra i denti. Sembra che abbia avuto paura di essere denunciato e che al solo pensiero di trovarselo stavolta per sé un avvocato abbia detto al sindaco che lui no, non voleva offendere né sfiorare nessuno. Arena si sarebbe commosso e l’avrebbe perdonato. Almeno per ora.
Nel frattempo, in molti all’interno del Consiglio comunale meditano però di varare misure nei confronti dei consiglieri indisciplinati. E’ il caso, secondo quanto riportato da un sito Internet della città, del capogruppo della Lega Andrea Micci, che propone “non solo l’allontanamento dei consiglieri” scorretti, ma addirittura “la loro sospensione da uno dei Consigli successivi” qualora i richiami dovessero essere più di due.