Non si spegne l’eco delle polemiche sul concorso per vigili urbani. Sul piede di guerra la minoranza che domani (martedì 26 novembre) solleverà il caso in Consiglio comunale. Ma anche all’interno della maggioranza sono in tanti a non aver gradito quello che mercoledì scorso è successo al palazzetto dello sport, dove, dopo essere stati consegnati per sbaglio (ha detto il sindaco) questionari con quiz contenenti già le risposte esatte, sono arrivati carabinieri e finanzieri, chiamati da alcuni candidati.
Nessuno riesce a capacitarsi di come sia stata possibile una svista di questo tipo. E’ la prima volta che succede in Italia e non a caso il nome di Viterbo in questi giorni ha fatto (in negativo) il giro del Paese. Lo “sputtanamento”, scusate il termine, è tanto.
Dicevamo dei mal di pancia all’interno della maggioranza. Ci sono e sono anche piuttosto diffusi, anche se vengono nascosti. La novità delle ultime ore è che ambienti di Lega e Fratelli d’Italia potrebbero chiedere domani proprio in Consiglio comunale l’apertura di una sorta di inchiesta interna per cercare di capire come sono andate davvero le cose, posto che alla versione fornita dai tecnici e dal sindaco in conferenza stampa (quella dell’aggiornamento del software che ha mandato in tilt il sistema) non crede nessuno. La pezza insomma sarebbe stata peggio del buco e per un’amministrazione in caduta libera di consensi è la cosa peggiore che potesse accadere in questo momento. Da qui l’esigenza di molti ambienti della maggioranza di prendere le distanze dall’esecutivo, ovvero dal sindaco Arena, che volente o nolente, si prende onori e oneri di quello che accade.