Le opposizioni alle giustificazioni del sindaco non ci stanno. E sulla vicenda dei quiz somministrati con le risposte già date si preparano a dare battaglia in Consiglio comunale. “Ho fatto formale richiesta via pec al sindaco Arena e all’assessore Ubertini – dice Massimo Erbetti del Movimento 5 Stelle – di riferire martedì 26 novembre durante il Consiglio comunale. Ritengo che liquidare il tutto con ‘è stato un errore’ o ‘una leggerezza’ sia alquanto riduttivo. Sono certo che si tratti di un errore, ma questo non ne riduce la gravità. I fatti vanno approfonditi, va fatta chiarezza, affinché nessuna ombra cali sul Comune di Viterbo. Ritengo che quanto accaduto potrebbe arrecare un grave danno di immagine e forse anche economico alla città intera. Il sindaco, l’assessore e il dirigente hanno secondo me l’obbligo morale di venire in Consiglio e dare risposte chiare ed esaustive, non solo ai consiglieri, ma in primis ai cittadini e il tutto ritengo vada fatto nelle opportune sedi, non con dichiarazioni ai giornali o in conferenze stampa”.
Chiede chiarezza anche Chiara Frontini: “A prescindere dall’aspetto amministrativo e/o penale della vicenda, che verrà osservato nelle opportune sedi, a prescindere dalla validità della prova stessa e dal disagio arrecato ai candidati (e alla città) appare evidente come questa gestione sia riuscita a trasformare anche un processo in pianificazione da anni in elemento di complicazione, ulteriore perdita di tempo e disfunzione. Senza considerare il danno di immagine alla città, al suo apparato organizzativo e gestionale, come se ce ne fosse ulteriore bisogno”.