“Alla notizia di quanto accaduto al concorso per vigili urbani – dice Luisa Ciambella – sono stata pervasa da un sentimento misto di disagio profondo e vergogna. La voce ha fatto il giro d’Italia relegando ancora di più la nostra meravigliosa città in un limbo di provincia dove, in negativo, tutto è ormai possibile in negativo”.
“Su Radiodue – continua il capogruppo del Pd – hanno parlato di Viterbo barzelletta d’Italia, definendo l’accaduto la cosa più squallida del Dopoguerra. Ci resta la vana speranza che tutto sia un incubo. Stamattina abbiamo letto sulla stampa le dichiarazioni del sindaco Arena che non contento ha convocato una conferenza stampa per giustificare ciò che non si può giustificare. Per dire ciò che non andrebbe nemmeno pensato. Chiediamo trasparenza, chiediamo rispetto delle regole. Immedesimiamoci nello stato d’animo dei cittadini che si sottopongono ad un concorso e fanno un’esperienza come quella di ieri, che leggono dello stuolo di amministratori che si sono presentati alle selezioni in alcuni casi anche superando step importanti. Cosa devono pensare della politica e di chi amministra? Ci stupiamo? Cosa ci vogliamo aspettare? Un’ultima domanda: in una selezione che deve vedere le correzioni dei compiti in maniera informatizzata, attraverso un lettore ottico, cosa ci stanno a fare 50 copie cartacee nelle mani di organizzatori e sventuratamente di alcuni candidati? Che ci azzecca direbbe qualcuno? Speriamo solo che chi in maniera terza deve verificare lo faccia. L’unica cosa che deve fare lei invece, sindaco, è chiedere scusa, cambiare registro e iniziare ad assumersi le sue responsabilità, chi ha sbagliato ne deve rispondere. E’ ora di finirla con il non c’ero o se c’ero dormivo. Continuare a minimizzare anche le situazioni più scabrose non aiuterà la città, la reputazione della stessa, tantomeno i suoi cittadini”.