• Facebook
  • Twitter
  • Google+
  • YouTube
Il Viterbese
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Il Viterbese
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Home » Politica » Talete, sulle responsabilità del dissesto nessuno vuole indagare

Talete, sulle responsabilità del dissesto nessuno vuole indagare

19 Novembre 2019

Approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Viterbo un ordine del giorno con il quale si impegna l’amministrazione “a sostenere la gestione pubblica dell’acqua”, attivandosi presso la Regione Lazio “affinché venga applicata la legge 4 aprile 2014 n. 5”.

A farsi promotrice dell’iniziativa è stato il capogruppo del Pd, Luisa Ciambella, da mesi in prima linea nel chiedere a Palazzo dei Priori (così come a tutti gli altri enti coinvolti, a cominciare dalla Provincia) una posizione chiara e inequivocabile sulle note vicende di Talete. Un’operazione verità, insomma, quella rivendicata dall’ex vice sindaco di Viterbo, sui conti del gestore del servizio idrico; sull’incredibile accumulo di debiti avvenuto negli ultimi quattro anni; e sull’aumento delle bollette, giustificato a fine 2018 come conditio sine qua non per ottenere un finanziamento da Arera mai arrivato.

Che il Consiglio abbia votato all’unanimità può sembrare una notizia, e in parte lo è, ma va detto che l’ordine giorno, rispetto al testo presentato dalla Ciambella, è stato depurato di un punto fondamentale: quello riguardante le responsabilità della politica sul dissesto di Talete. Riferimento alla lievitazione del debito ad oltre 35 milioni di euro in quattro anni, con morosità cresciuta da 11 a 30 milioni; alla due diligence promossa nel 2015 dall’allora presidente Stefano Bonori e accantonata da chi è venuto dopo; e al progetto Parca, presentato dallo stesso Bonori e ugualmente accantonato, che avrebbe permesso di risanare i bilanci con 4 milioni e mezzo di euro, mentre ora ne servono quasi 40.

Il punto in questione è stato depennato per volontà della destra e della sinistra, guarda caso gli stessi ambiti politici che hanno espresso i nuovi Consigli di amministrazione, votando a fine 2018 l’aumento delle bollette senza risolvere assolutamente nulla. “Nel 2016 – aveva scritto la Ciambella nel testo originario – la società si poteva ancora salvare, negli ultimi tre anni la situazione è molto peggiorata, vorremmo capire il perché”. Il punto è stato depennato.


Nell’ordine del giorno, come proposto dalla Ciambella, si parla comunque dell'”dei dearsenificatori”, a fronte dei quali “non sempre viene erogata acqua depurata”; si propone quindi una riflessione sui costi “non solo di installazione” di tali impianti, ma anche su quelli “di manutenzione che risultano essere esorbitanti”. “Tra l’altro – ha fatto notare il capogruppo del Pd – sembra che non si riesca a predisporre gare pubbliche da tempo, nonostante il valore economico molto importante, per assegnarne la manutenzione”.


Nel documento si pone anche l’attenzione sull'”arrivo dell’ultimo blocco di bollette, che sta generando situazioni al limite della civiltà con  file interminabili presso gli uffici della società”, a fronte di “errori anche grossolani che generano confusione e preoccupazione”; si parla della presunta “gestione non oculata della società con assunzioni forse inopportune e con acquisti di software di cui abbiamo chiesto gli atti per poterne verificare i costi”; e non si manca di sottolineare “le preoccupanti affermazioni del vice presidente Fraticelli durante una audizione quando ha parlato dell’istituzione di una commissione di verifica interna all’azienda per approfondire una serie di aumenti stipendiali che sembrerebbero non giustificati”.

L’ordine del giorno impegna dunque il Comune a farsi promotore dell’istituzione immediata “di un tavolo politico fatto di sindaci e
amministratori per affrontare il problema in tempi utili prima che sia troppo tardi”; a “votare contro qualsiasi possibilità di entrata di soggetti privati”; a “votare contro anche all’eventualità di cessione a soggetti privati di qualsiasi servizio inerente la gestione idrica”; ad “attivarsi affinché la Regione intervenga con contributi per sostenere il nostro Ato”; ad “attivarsi presso Arera o presso qualsiasi soggetto utile affinché venga erogato in tempi brevissimi e certi il mutuo perequativo di 35 milioni, che doveva essere stato già concesso dopo l’aumento tariffario effettuato da gennaio 2019, di cui a tutt’oggi non vi è traccia”; e ad “attivarsi in ogni sede opportuna e con ogni mezzo affinché Talete venga trasformata da soggetto di diritto privato a soggetti di diritto pubblico, come da volontà popolare espressa con circa 26 milioni di voti nel referendum del 2011”.

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...
« Previous Post
Next Post »
Articoli recenti
  • L’Europa di De Gasperi, il futuro dell’Europa (video)
  • Fioroni sul 25 aprile: “De Gasperi istituì una festa di unità”
  • L’interesse di partito non può prevaricare la libertà di coscienza
  • L’intervento di Giuseppe Fioroni al convegno “L’appello di Sturzo, tra progressisti e conservatori”.
  • Fioroni: “Costruire la fratellanza per sperare in un futuro migliore”
  • Il 18 dicembre incontro del Centro Studi Aldo Moro: “Osare la Pace, vivere la Fratellanza”
  • Morte di Nando Gigli, Fioroni: “Un amico che sapeva investire nei giovani”
  • Calenda e Renzi, l’imperativo dell’unità in vista delle elezioni europee
  • Fioroni fa il pontiere al centro e lancia la formazione Tempi Nuovi
  • Autonomie, unità, transizione. Le conclusioni di Fioroni all’incontro di Tempi nuovi (video-2)
  • Autonomie, unità, transizione. L’intervento di Fioroni all’incontro di Tempi Nuovi (video-1)
  • Napolitano, uomo delle istituzioni e autorevole interprete del rinnovamento della sinistra
  • Camaldoli porta allo scoperto l’esigenza di una nuova politica d’ispirazione cristiana
  • La sinistra sceglie Cappato, anche per questo i popolari devono tornare uniti
  • A Roma il convegno di Tempi Nuovi: Autonomia, Unità, Transizione
  • Fioroni al dibattito “Palla al Centro” promosso da Italia Viva
  • Morte Moscatelli, Fioroni: “È stato maestro di vita”
  • Francesco Verderami a colloquio con Giuseppe Fioroni, “Tempi nuovi per l’Europa, nel segno di De Gasperi”
  • Il ritorno in campo dei Popolari: “Noi, catalizzatori di questo ceto medio disarticolato”
  • Fioroni punta alle Europee con il nuovo centro. I “Popolari uniti” corteggiano FI, Calenda, Renzi e Moratti
Menù
  • Politica
  • Cultura
  • Società
  • Cronaca
  • Territorio
  • Tempo Libero
Meteo

booked.net

Contatti

www.ilviterbese.it

Redazione | Contatti

info@ilviterbese.it

redazione.ilviterbese@gmail.com

GALLERY
L’Europa di De Gasperi, il futuro dell’Europa (video)
Fioroni sul 25 aprile: “De Gasperi istituì una festa di unità”
L’interesse di partito non può prevaricare la libertà di coscienza
Editore: Centro Studi Aldo Moro C. F. 90122270565
Registrazione Tribunale di Viterbo n. 1 del 5 Giugno 2018 | Copyright © 2018 - Il Viterbese.it - All rights reserved
Scroll to top
Skip to content
%d
    Open toolbar Accessibilità

    Accessibilità

    • Aumenta TestoAumenta Testo
    • Diminuisci TestoDiminuisci Testo
    • Scala di GrigioScala di Grigio
    • Più ContrastoPiù Contrasto
    • NegativoNegativo
    • Sfondo BiancoSfondo Bianco
    • Evidenzia LinkEvidenzia Link
    • Testo LegibileTesto Legibile
    • Reset Reset
    Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.