Ad incastrare i datori di lavoro di Dumitru Botan, l’operaio rumeno morto la scorsa primavera a Soriano nel Cimino, schiacciato dal trattore che guidava per trasportare la legna raccolta nel bosco, sono state, tra l’altro, le conversazioni che i due si sono scambiati dopo l’incidente.
D. P., italiano di 45 anni, e Z. M., macedone di 42, hanno cercato infatti di mettersi d’accordo sulla versione da fornire agli inquirenti, consapevoli che potevano essere accusati della tragedia. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno cercato anche di acquisire delle testimonianze, ma non sono stati aiutati. Reticenza e omertà hanno infatti caratterizzato l’atteggiamento di tutte le persone ascoltate.