Muore schiacciato dal trattore dopo un volo di 60 metri: arrestati i datori di lavoro di Dumitru Botan. E’ il risultato una lunga attività d’indagine da parte dei carabinieri della Stazione di Soriano nel Cimino e del Nucleo ispettorato lavoro di Viterbo. Da questa mattina i due, D.P . e Z. M., rispettivamente di 45 e 42 anni, sono agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio colposo, aggravato da violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro.

Botan Dumitru, 29 anni, era residente a Vetralla ma era originario della Romania. Stava trasportando della legna tagliata quando a bordo del suo trattore, nel bosco in località Acquaspasa, è precipitato in un dirupo ed è rimasto schiacciato dal mezzo pesante. Per lui non c’è stato nulla da fare: è morto praticamente sul colpo a causa della gravità delle lesioni riportate. Dagli accertamenti degli inquirenti l’operaio è risultato sprovvisto di qualsiasi patente di guida e abilitazione alla conduzione del mezzo. Mezzo è risultato inadatto a quel tipo di terreno.

“Complesse e articolate attività investigative – si legge nella nota dei carabinieri- sviluppatesi attraverso sopralluoghi, acquisizione documentali, sviluppo e analisi di traffici di tabulati telefonici e esami testimoniali hanno consentito di appurare che il 19.6.2019 il deceduto Botan Dumitru al momento dell’infortunio conduceva una trattrice agricola gommata, non idonea nella parte di bosco interessata, in forte pendenza (70%), che a causa delle condizioni morfologiche del terreno e della presenza di un ceppo di albero tagliato, si ribaltava più volte, per un tratto di oltre 60 metri fino a valle, sbalzando dalla cabina di guida il conducente che rimaneva schiacciato dal mezzo. Lo stesso risultava sprovvisto di ogni patente di guida e abilitazione alla conduzione di mezzi d’opera. Quasi tutti i lavoratori dipendenti venivano impiegati nelle mansioni di taglio, raccolta e carico della legna, senza adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, utilizzando le attrezzatura in assenza di preparazione per l’uso”.
“Sono stati ricostruiti – continua la nota – altri due precedenti infortuni sul lavoro: il primo, non denunciato alle Autorità, avvenuto in Castel Giorgio (TR), nell’anno 2018, con analoga dinamica a quello mortale di Botan, nel cui contesto il cittadino rumeno C.I.K., di anni 31, si ribaltava con una trattrice agricola riportando lesioni che denunciava come caduta accidentale; il secondo, occorso nella primavera dell’anno 2019 in Piansano, in cui il cittadino rumeno C. P., di anni 37, si procurava un taglio ad una gamba con una motosega, riportando gravi lesioni. Nell’operazione risultano indagati a piede libero per i medesimi reati il predetto cittadino rumeno C.I.K., quale legale rappresentante, e la 36enne italiana E.F., proprietaria della trattrice agricola che stava conducendo Botan”.